La non autosufficienza in Italia

In questo articolo, affronteremo l’importante questione della non autosufficienza in Italia e come tu possa garantire la protezione necessaria per te e la tua famiglia. La non autosufficienza in Italia è un argomento che richiede attenzione, poiché influisce notevolmente sulla vita quotidiana di molte persone.

L’evoluzione demografica

L’Italia sta affrontando un’invecchiamento progressivo della popolazione, dovuto non solo all’allungamento della vita media, ma anche alla costante diminuzione del tasso di natalità.
Nel 2022, abbiamo registrato il numero più basso di nati dalla fondazione dell’Unità d’Italia, con circa 393.000 nuovi nati, secondo i dati Istat.

Le proiezioni indicano che tra trent’anni la popolazione italiana si ridurrà a 54 milioni, con oltre otto milioni di persone di età superiore agli 80 anni, un aumento di 3,7 milioni rispetto ai dati attuali. È previsto che ci saranno circa cinque milioni di persone non autosufficienti, creando una sfida per molte famiglie italiane.

Cambiamenti nel sistema di assistenza sociale

Il cambiamento nel sistema pensionistico, con l’abbandono del sistema retributivo a favore di un sistema contributivo, ha reso necessario che le persone si prendano cura della loro sicurezza finanziaria nella vecchiaia. Inoltre, l’ingresso nel mondo del lavoro avviene sempre più tardi a causa dell’ulteriore tempo dedicato all’istruzione e alla formazione richiesto dalle moderne esigenze aziendali.

Un numero crescente di giovani italiani rimane a vivere con i propri genitori o addirittura con i nonni, spesso a causa di stipendi insufficienti per mantenere un’indipendenza finanziaria.

Il sistema di assistenza sociale sta attraversando una fase di crisi, incapace di sostenere adeguatamente i cittadini sia dal punto di vista delle pensioni che da quello sanitario, a causa degli impatti sul debito pubblico.

Affrontare la non autosufficienza in Italia

L’argomento diventa ancora più complesso quando una famiglia deve affrontare la non autosufficienza di uno dei suoi membri, quando una persona non è più in grado di svolgere autonomamente le attività quotidiane essenziali.

Quali sono le opzioni disponibili in caso di non autosufficienza in Italia?

In risposta alla non autosufficienza, la persona coinvolta e la sua famiglia devono trovare soluzioni per affrontare questa nuova realtà. Le opzioni includono:

  1. Assistenza domiciliare integrata (ADI), che comprende trattamenti medici, infermieristici e riabilitativi, integrati con servizi socio-assistenziali come l’igiene personale, la cura della persona e l’assistenza durante i pasti, forniti direttamente presso il domicilio del paziente. Tuttavia, questa assistenza è prevista solo per un massimo di sei mesi.
  2. Residenza sanitaria assistenziale (RSA), che offre assistenza medica, infermieristica e/o riabilitativa generale o specializzata, con il paziente che si trasferisce in una struttura, che può essere pubblica o privata.
  3. Assunzione di una badante a domicilio.

Qual è il ruolo dello Stato in questa situazione?

Attualmente non esiste un provvedimento specifico per la tutela della non autosufficienza in Italia. Fatta eccezione per l’indennità di accompagnamento e alcune agevolazioni fiscali, i costi sono a carico del cittadino.

I costi della non autosufficienza per le famiglie

L’assistenza domiciliare integrata non è sempre idonea per tutte le situazioni di non autosufficienza ed è limitata a un massimo di sei mesi, con un costo di circa 1.500 euro al mese.

Nel caso di una RSA, con vitto, alloggio e assistenza qualificata, i costi variano da 2.000 a 4.000 euro al mese. Nelle RSA private, i costi sono sostenuti completamente dall’ospite o dalla sua famiglia, mentre nelle RSA pubbliche il costo può variare in base al reddito e al patrimonio dell’ospite.

Per avere una badante a domicilio a tempo pieno, il costo è di circa 2.000 euro al mese, oltre alla necessità di fornire vitto, alloggio, contributi, TFR, ferie e alcuni giorni liberi alla settimana. In molti casi, un membro della famiglia deve essere presente per coprire il turno di riposo della badante.

Rivoluzionare l’approccio alla non autosufficienza in Italia

Il sistema di assistenza sociale in Italia è attualmente incapace di affrontare efficacemente la sfida della non autosufficienza. È necessario un cambiamento culturale per ridurre i costi della non autosufficienza per le famiglie e, di conseguenza, per la collettività.

Cosa puoi fare?

Dato che non è possibile fare affidamento esclusivamente sull’aiuto dello Stato, è fondamentale agire in anticipo per garantire una protezione adeguata. È essenziale considerare l’adozione di un piano di assistenza sanitaria integrativa che fornisca una rendita in caso di perdita dell’autosufficienza dovuta a infortuni, malattie o anzianità.

Una soluzione: la polizza Long Term Care (LTC)

Ebbene sì, esiste una soluzione per affrontare il crescente problema della non autosufficienza. La polizza Long Term Care (LTC) è stata progettata per rispondere alle esigenze legate alla longevità. Si tratta di un’assicurazione a copertura a vita intera che offre una rendita vitalizia immediata e rivalutabile per coloro che non sono più in grado di svolgere autonomamente le attività quotidiane, come il lavarsi, il vestirsi, il nutrirsi o lo spostarsi.

Questo strumento finanziario ti assicura le risorse economiche necessarie per affrontare i costi associati alla non autosufficienza in Italia, senza gravare sui tuoi cari o intaccare i tuoi risparmi.

Inoltre, potrai beneficiare di importanti agevolazioni fiscali, tra cui la possibilità di detrarre il 19% del premio annuo fino a un importo massimo di 1.291,14 euro.

Cosa aspetti?
Non rimandare la tua decisione. Proteggiti e preparati per il futuro, garantendo la tua tranquillità e quella dei tuoi cari.

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